La situazione presentata è simile a quella del primo modello.

La sorgente luminosa si può qui spostare  lungo una retta parallela al piano di terra, avente da questo piano una distanza uguale a quella del punto A (punto comune alle asticelle di ottone che rappresentano le rette proiettate). I bordi esterni delle ombre rimangono sempre paralleli mentre cambia soltanto la loro direzione. Inoltre ombre e asticelle di ottone si incontrano nei punti in cui queste ultime intersecano il piano di terra.

La situazione rappresentata dal modello si presta ad una seconda interpretazione. Con occhio immobile collocato in un punto assegnato, si osservano rette parallele giacenti sul piano di terra. Le loro immagini prospettiche su un quadro verticale posto davanti all'occhio sono rette convergenti in un punto. Quando le rette parallele osservate cambiano direzione, questo punto si sposta lungo una retta giacente sul quadro e avente dal piano di terra (a cui risulta parallela) una distanza uguale a quella dell'occhio (linea dell'orizzonte o linea di fuga).

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