La figura rappresenta i due esagoni equiestesi osservabili nella configurazione iniziale e in quella finale del modello. I vertici D ed E, C e B sono congiunti da elastici, che suddividono inizialmente l’esagono di partenza in tre parti (il quadrato costruito sull’ipotenusa del triangolo assegnato ABC, più due triangoli congruenti ad ABC). Al termine della rotazione, i medesimi elastici suddividono invece l’esagono di arrivo in quattro parti (i due quadrati costruiti sui cateti di ABC, più due triangoli, ancora congruenti a quello assegnato ABC). Togliendo da figure equiestese la medesima coppia di triangoli, si possono dunque ottenere sia il quadrato costruito sull’ipotenusa, sia quelli costruiti sui cateti del triangolo ABC.