Macchine nella geometria di Euclide

Mesolabio

Compasso di Nicomede

Cono di Menecmo

Compasso perfetto

La prospettiva

Vetro del Dürer

Griglia del Dürer

Sportello del Dürer

Prospettografo di Scheiner

Prospettografo del Barozzi

Macchina per le anamorfosi

Strumenti di «invention piana»

Parabolografo del Cavalieri

Ellissografo di Proclo

Ellissografo di Leonardo

Le macchine di Cartesio

Macchina di Cartesio per i lenti

Iperbolografo di Cartesio

Trisettore di Cartesio

Lumaca di Pascal

Guide rettilinee

Guida rettilinea di Watt

Guida rettilinea di Roberts

Guida rettilinea di Peaucellier

Sistemi articolati

Ellissografo ad antiparallelogramma

Traslatore

Pantografo per l’omotetia

Pantografo per simmetria assiale

Pantografo per lo stiramento

Sezioni del toro

Strumento del Delaunay per gli ovali del Cassini

 

 Trisettore di Cartesio

Dalle “Cogitationes Privatae” e da una lettera a apprendiamo che nel 1619 Descartes realizza, oltre alla macchina per produrre medi proporzionali, anche un “compasso” per la suddivisione di un angolo in parti uguali.

Lo strumento è formato da quattro regoli, AB, AC, AD, AE, che hanno origine in A. I punti F, I, K, L sono equidistanti da A (cioè AF=AI=AK=AL) e le aste FG, GK, IH, LH, tutti uguali ad AF, possono ruotare intorno a F, I, K, L in modo tale che G possa muoversi lungo AC e H lungo AD. Per dividere in tre parti uguali un dato angolo α, occorre aprire il compasso fino a che l’angolo BAE sia pari ad α. Poiché i triangoli AFG, AKG, AIH, ALH sono sempre uguali, ne consegue che gli angoli corrispondenti FAC, CAD, DAE sono anch’essi uguali indipendentemente dall’ampiezza dell’angolo α.

Perciò è sufficiente applicare il compasso a un angolo dato per dividerlo in tre parti uguali.