Macchine nella geometria di Euclide

Mesolabio

Compasso di Nicomede

Cono di Menecmo

Compasso perfetto

La prospettiva

Vetro del Dürer

Griglia del Dürer

Sportello del Dürer

Prospettografo di Scheiner

Prospettografo del Barozzi

Macchina per le anamorfosi

Strumenti di «invention piana»

Parabolografo del Cavalieri

Ellissografo di Proclo

Ellissografo di Leonardo

Le macchine di Cartesio

Macchina di Cartesio per i lenti

Iperbolografo di Cartesio

Trisettore di Cartesio

Lumaca di Pascal

Guide rettilinee

Guida rettilinea di Watt

Guida rettilinea di Roberts

Guida rettilinea di Peaucellier

Sistemi articolati

Ellissografo ad antiparallelogramma

Traslatore

Pantografo per l’omotetia

Pantografo per simmetria assiale

Pantografo per lo stiramento

Sezioni del toro

Strumento del Delaunay per gli ovali del Cassini

 Iperbolografo di Cartesio

Nel libro II° della "Geometria", Cartesio propone un metodo generale per trasformare una curva assegnata in un'altra di "genere" più elevato. (Si noti che il termine "genere" usato da Cartesio per classificare le curve, non ha lo stesso significato che ad esso viene attribuito attualmente in geometria: Cartesio raggruppa nel "genere" n-esimo le curve la cui equazione ha grado 2n oppure 2n-1). Il metodo è il seguente: Sia data, nel piano π, una curva C e un punto S ad essa rigidamente fissato. Sia inoltre G un punto fisso di π. La curva C sia assoggettata ad una traslazione su π : per ogni sua posizione, se ne determinino le intersezioni con la corrispondente posizione della retta SG. Il luogo geometrico di tali intersezioni è una nuova curva, trasformata di C.

Nel modello esposto il cursore KH scorre nella scanalatura rettilinea r trascinando con sé (nel piano π) la retta KL e il perno S (KS = costante). In S è agganciata una retta SG costretta a passare per il perno G, fissato su π esternamente alla scanalatura r. Quando S si muove, SG ruota attorno a G mentre la retta KL trasla, formando con r un angolo di ampiezza costante. L’intersezione P tra SG e KL traccia una iperbole.

Se la curva C pilotata dal cursore KH non fosse una retta, ma ad esempio una parabola (dimensione 2), si otterrebbe dall'intersezione tra quest'ultima e la retta GS una cubica (tridente di Cartesio).