Macchina per le lenti di Cartesio
L’idea di questa
macchina fu presentata nel X° discorso della Diottrica, una delle opere che
testimoniano quanto stretto fosse, per Descartes, il rapporto tra scienza e
tecnica. Nel discorso X°, ricchissimo di particolari ad uso dei costruttori e
di consigli pratici troviamo la descrizione di due macchine, di una della quali
abbiamo riprodotto una parte. Partendo dalla definizione di iperbole come
sezione conica, nel meccanismo la generatrice di un cono si muove guidando una
lama che taglia un piano disposto parallelamente all’asse del cono
Due sbarre rigide VS, VQ sono saldate
in V e formano un angolo α prefissato. VS ruota in modo che VQ descriva parte di
un cono di asse VS (sezione assiale di ampiezza α). VQ spinge un cursore
posto in P: questo fa scorrere una terza sbarra LP' lungo guide rettilinee che
la mantengono su un piano orizzontale parallelo ad LP'
(a distanza prefissata). Quindi P descrive una iperbole, e l'asta LP' pilota
una lama che incide la sagoma iperbolica.