Prospettografo del Barozzi
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Nel
suo
commento al trattato sulla prospettiva pratica di J. Barozzi, E. Danti osserva:
“Questo strumento, del quale ho
trovato uno schizzo (senza scrittura alcuna) fra i disegni del Vignola, lo
voglio descrivere qui affinché si consideri la varietà degli strumenti derivati
dallo sportello …”
Il prospettografo è costituito da due
aste graduate (l'orizzontale è fissa, la verticale è mobile) che individuano il
quadro virtuale. Attraverso un oculare, l'artista prende di mira il punto da
disegnare: con un sistema di fili e carrucole sposta l'asta verticale (e il
traguardo scorrevole su quest'ultima) fino a sfiorare il raggio visivo. Può
così leggere sulle aste graduate le coordinate dell’intersezione tra raggio
visivo e quadro virtuale e dettarle all'assistente, che le usa per segnare
l’immagine del punto sul quadro reale, dotato di griglia.
Si noti che con questo procedimento
l’immagine viene trasformata in un insieme di coppie ordinate di numeri.