Macchine nella geometria di Euclide

Mesolabio

Compasso di Nicomede

Cono di Menecmo

Compasso perfetto

La prospettiva

Vetro del Dürer

Griglia del Dürer

Sportello del Dürer

Prospettografo di Scheiner

Prospettografo del Barozzi

Macchina per le anamorfosi

Strumenti di «invention piana»

Parabolografo del Cavalieri

Ellissografo di Proclo

Ellissografo di Leonardo

Le macchine di Cartesio

Macchina di Cartesio per i lenti

Iperbolografo di Cartesio

Trisettore di Cartesio

Lumaca di Pascal

Guide rettilinee

Guida rettilinea di Watt

Guida rettilinea di Roberts

Guida rettilinea di Peaucellier

Sistemi articolati

Ellissografo ad antiparallelogramma

Traslatore

Pantografo per l’omotetia

Pantografo per simmetria assiale

Pantografo per lo stiramento

Sezioni del toro

Strumento del Delaunay per gli ovali del Cassini

 

 Anamorfosi ottica

Le anamorfosi ottiche sono tracciate su superfici bidimensionali (piane nei casi più semplici) e osservabili direttamente a occhio nudo (”per radium directum”). Nella costruzione si seguono le leggi geometriche della prospettiva normale, ma si trasgredisce alle norme del codice prospettico dominante tra Quattrocento e Cinquecento, nel quale:

·        l’occhio e l’osservatore sono in posizione frontale;

·        il punto di distanza consente un angolo visivo inferiore a 90°;

·        l’altezza dell’orizzonte corrisponde a una statura normale.

Invece nelle anamorfosi ottiche:

      la posizione del punto di vista è fortemente laterale, in modo che tutti i raggi visuali colpiscano l'oggetto molto obliquamente;

·        il punto di distanza è vicino al punto di fuga;

·        l'altezza dell'orizzonte può essere scelta arbitrariamente

Per riconoscere l’oggetto rappresentato è necessario collocarsi esattamente nel punto di vista scelto dal disegnatore

animazione