Macchine nella geometria di Euclide

Mesolabio

Compasso di Nicomede

Cono di Menecmo

Compasso perfetto

La prospettiva

Vetro del Dürer

Griglia del Dürer

Sportello del Dürer

Prospettografo di Scheiner

Prospettografo del Barozzi

Macchina per le anamorfosi

Strumenti di «invention piana»

Parabolografo del Cavalieri

Ellissografo di Proclo

Ellissografo di Leonardo

Le macchine di Cartesio

Macchina di Cartesio per i lenti

Iperbolografo di Cartesio

Trisettore di Cartesio

Lumaca di Pascal

Guide rettilinee

Guida rettilinea di Watt

Guida rettilinea di Roberts

Guida rettilinea di Peaucellier

Sistemi articolati

Ellissografo ad antiparallelogramma

Traslatore

Pantografo per l’omotetia

Pantografo per simmetria assiale

Pantografo per lo stiramento

Sezioni del toro

Strumento del Delaunay per gli ovali del Cassini

 

Prospettografo di Scheiner

 

Il quadro è diviso in due parti: la prima (a sinistra) è un rettangolo vuoto (o “cavo”, come allora si diceva); la seconda (a destra) sorregge un foglio sul quale sarà tracciato il disegno.

L’operatore guarda attraverso l’oculare un oggetto collocato dietro al quadro, e ne vede l’immagine virtuale (o “specie intenzionale”) generata dalla intersezione tra il cono visuale e il rettangolo cavo. Egli fa percorrere al puntatore del pantografo il contorno di tale immagine, e contemporaneamente il tracciatore dello strumento ne esegue una copia reale ingrandita.

Ciò risulta particolarmente utile quando si osservano oggetti lontani, perché allora l’immagine virtuale disponibile è molto vicina al vertice del cono visivo, quindi assai piccola. Lo strumento fu infatti utilizzato dagli astronomi (che lo adattarono come servomeccanismo a un telescopio) per lo studio della superficie lunare e delle macchie solari.

animazione