SCHEDE ESPLORATIVE
Le schede di questa seconda parte sono suggerite
agli insegnanti come strumenti di lavoro: contengono alcuni quesiti
utilizzabili per guidare l’attività degli studenti durante l’esplorazione dei
modelli fisici. Le domande sono poste in
ordine di difficoltà e le richieste più impegnative sono contrassegnate da un
asterisco.
L’insegnante potrà scegliere dall’elenco relativo
al modello esaminato i quesiti che ritiene più adatti, tenendo conto della
situazione in cui si trova ad operare e del suo progetto didattico.
Potrà ovviamente modificarne l’enunciato o
aggiungere nuove richieste.
E’ preferibile che le domande siano proposte agli
studenti una per volta: la lettura dell’elenco completo può infatti diminuire
la loro concentrazione sui singoli problemi.
Doppio
parallelogramma articolato (Kempe).
a)
· Quante
aste rigide compongono il sistema articolato? Misura la lunghezza delle aste.
C’è un’asta vincolata al piano? P e Q sono i tracciatori (oppure tracciatore e
puntatore). Quanti gradi di libertà possiedono? Quanti gradi di libertà
possiedono A, B, C, D, E, F (perni o cerniere del sistema articolato)?
· Se il
puntatore descrive un segmento, qual è la figura descritta dal tracciatore?
· Se il
puntatore descrive un triangolo, qual è la figura descritta dal tracciatore?
Confronta la figura di partenza e quella tracciata dal sistema articolato: che cosa
osservi?
· Quando
il puntatore percorre (in un verso determinato) il contorno di una figura, il
tracciatore percorre nello stesso verso il contorno della figura
corrispondente, oppure no?
· Esistono
punti uniti? Rette unite? Rette luogo di punti uniti? Altre figure unite?
· Se
rappresenti le aste che compongono la macchina mediante segmenti, si genera una
figura geometrica che subisce deformazioni quando puntatore e tracciatore si
muovono: quali sono le proprietà di questa figura invarianti durante il movimento?
· Caratterizza
la trasformazione realizzata (localmente) dal sistema articolato (si chiama traslazione).
(Caratterizzare = definire, mediante elenco delle proprietà)
· Per
realizzare una traslazione è necessario che P e Q siano equidistanti da E e da
F? P e Q possono essere scelti all’interno del segmento EF?
· Due
figure corrispondenti in una traslazione (considerate appartenenti a due piani
diversi sovrapposti) si possono sovrapporre punto per punto muovendo un piano
rispetto all’altro? In caso affermativo, qual è il movimento più semplice per
realizzare lo scopo ? (moto traslatorio).
· Caratterizzare
un moto traslatorio.
b)
· Che
forma hanno (tenendo conto dei vincoli fisici imposti dal meccanismo al
movimento dell’asta PQ) le regioni piane messe in corrispondenza dalla
macchina? Disegnarle: si consiglia di far assumere alla macchina le
configurazioni limite; tenere conto dei vincoli fisici. (**).
· Individuare
i parametri dello strumento, distinguendo quelli che determinano la traslazione
da quelli che determinano soltanto le regioni corrispondenti dei piani
sovrapposti.
· Rappresentare
in un unico sistema di riferimento cartesiano (adagiato sul supporto comune ai
due piani sovrapposti) sia i punti del piano p
iniziale (x, y) sia quelli del piano p¢ trasformato (x’, y’).
· Scrivere
le equazioni che consentono di calcolare
le coordinate dei punti (x’, y’) a partire da quelle dei punti (x, y), per una
traslazione assegnata?
· Tali
equazioni hanno valore locale o globale? Se si vogliono applicare le equazioni
a una regione limitata del piano, quali condizioni occorre assegnare per le
coordinate (x, y)? (*)
· E’
corretto individuare una traslazione mediante un vettore? Perché?
· Che
aspetto ha lo strumento che realizza (localmente) una identità (interpretata
come traslazione di vettore nullo)?
c)
· Giustificare,
utilizzando la macchina, la conservazione dell’allineamento, delle lunghezze e
del parallelismo in una traslazione.(*)
Biellismo con rombo articolato.
· Da
quante aste rigide è composto il biellismo? Misura la lunghezza delle aste. Le
quattro cerniere che articolano il meccanismo sono collocate nei vertici A, B,
C, D di un rombo. Due vertici del rombo scorrono entro una scanalatura
rettilinea; quanti gradi di libertà hanno gli altri due vertici? Come sono
stati scelti, sulle aste, i punti P e Q (tracciatore e puntatore, oppure:
entrambi tracciatori)?
· Se il
puntatore descrive un segmento, qual è la figura descritta dal tracciatore?
· Se il
puntatore descrive un triangolo, qual è la figura descritta dal tracciatore?
Confronta la figura di partenza e quella tracciata dal biellismo: che cosa
osservi?
· Quando
il puntatore percorre (in un verso determinato) il contorno di una figura, il
tracciatore percorre nello stesso verso il contorno della figura
corrispondente, oppure no?
· Esistono
punti uniti? Rette unite? Rette luogo di punti uniti? Altre figure unite?
· Se
rappresentiamo le aste che compongono la macchina mediante segmenti, si genera
una figura geometrica che subisce deformazioni quando puntatore e tracciatore
si muovono: quali sono le proprietà di questa figura invarianti durante il
movimento?
· Caratterizza la trasformazione realizzata (localmente) dal biellismo (si chiama simmetria assiale ortogonale). (Caratterizzare = definire, mediante elenco delle proprietà).
· Per
realizzare una simmetria assiale è necessario che PB sia uguale a DQ? I punti P
e Q possono essere scelti all’interno dei segmenti BC e CD?
· Due
figure corrispondenti in una simmetria assiale ortogonale (considerate
appartenenti a due piani diversi sovrapposti) si possono sovrapporre punto per
punto muovendo un piano rispetto all’altro? In caso affermativo, qual è il
movimento più semplice per realizzare lo scopo ? (ribaltamento).
· Caratterizzare
un ribaltamento. Esaminare due figure ottenute l’una dall’altra mediante un
ribaltamento: la figura d’arrivo mostra (rispetto a quella di partenza) la
medesima faccia o una faccia diversa? (Recto/verso)
·
b)
· Che
forma hanno tenendo conto dei limiti fisici che limitano il movimento della
macchina, le regioni piane che essa mette in corrispondenza? Disegnarle:
si consiglia di far assumere alla macchina le configurazioni limite; tenere
conto dei vincoli fisici.
· Individuare
i parametri dello strumento che determinano, sui piani sovrapposti, le regioni
corrispondenti.
· Rappresentare
mediante un unico sistema di riferimento cartesiano (adagiato sul supporto
comune ai due piani sovrapposti) sia i punti del piano p iniziale (x, y) sia quelli del piano p¢
trasformato (x’, y’).
· Scrivere
le equazioni che consentono di calcolare le coordinate dei punti (x’, y’) a
partire da quelle dei punti (x, y)?
· Tali
equazioni hanno valore locale o globale? Se si vogliono applicare le equazioni
a una regione limitata del piano, quali condizioni occorre assegnare per le
coordinate (x, y)? (*)
c)
· E’
possibile sostituire il rombo articolato con un altro quadrilatero? Con quali
vantaggi o svantaggi? (*)
· Giustificare,
utilizzando la macchina, la conservazione dell’allineamento, della lunghezza
dei segmenti, del parallelismo. (*)
· Perché
non si conserva il verso di percorrenza del contorno in due figure
corrispondenti? (*)
·
Da
quante aste rigide è composto il sistema articolato? Misurando la lunghezza
delle aste specifica la natura del quadrilatero OABC e dei triangoli costruiti
su due suoi lati consecutivi. Dove sono collocati P e Q (tracciatore e puntatore, oppure: entrambi
tracciatori)?
·
Un vertice del quadrilatero articolato è
imperniato al piano. Quanti gradi di libertà hanno puntatore e tracciatore? Il
parallelogramma può durante la deformazione diventare un antiparallelogramma?
·
Rispetto ad un parallelogramma articolato
semplice (senza triangoli) è diverso (nelle varie situazioni possibili: tutti i
vertici liberi, un vertice imperniato al piano, due vertici imperniati al
piano) il numero dei gradi di libertà? Perché?
·
Se il puntatore descrive un segmento, qual è la
figura descritta dal tracciatore?
·
Se il puntatore descrive un triangolo, qual è la
figura descritta dal tracciatore? Confronta la figura di partenza e quella
tracciata dal sistema articolato: che cosa osservi?
·
Quando il puntatore percorre (in un verso
determinato) il contorno di una figura, il tracciatore percorre nello stesso
verso il contorno della figura corrispondente, oppure no?
·
Esistono punti uniti? Rette unite? Rette luogo di
punti uniti? Altre figure unite?
·
Se rappresenti le aste che compongono la macchina
mediante segmenti, si genera una figura geometrica che subisce deformazioni
quando puntatore e tracciatore si muovono: quali sono le proprietà di questa
figura invarianti durante il movimento?
·
Dimostra mediante un ragionamento l’invarianza
delle proprietà elencate. (**).
·
Caratterizza (caratterizzare = definire, mediante
elenco delle proprietà) la trasformazione realizzata (localmente) dal
sistema articolato (si chiama rotazione di ampiezza a attorno a
un centro). Qual è
il valore di a ?
(misuralo in alcuni casi e confrontalo con l’ampiezza dell’angolo al vertice
dei triangoli isosceli)
·
Due figure corrispondenti in questa trasformazione
(considerate appartenenti a due piani diversi sovrapposti) si possono
sovrapporre punto per punto muovendo un piano rispetto all’altro? In caso
affermativo, qual è il movimento più semplice per realizzare lo scopo?
b)
·
Che forma hanno (tenendo conto dei
vincoli fisici imposti al movimento della macchina) le
regioni piane messe in corrispondenza dalla macchina? (Si consiglia di far
assumere al pantografo le configurazioni “limite) (*)
·
Quali parametri dello strumento determinano le
regioni corrispondenti dei piani sovrapposti? Quali parametri individuano
l’ampiezza della rotazione?
·
Rappresentare in un unico sistema di riferimento
(cartesiano o polare, adagiato sul supporto comune ai due piani sovrapposti)
sia i punti del piano iniziale p, sia
quelli del piano trasformato p¢.
·
Scrivere le equazioni che consentono di calcolare
le coordinate polari dei punti di p¢ a partire da quelle dei punti di p.
Confrontarle con quelle della traslazione (in coordinate cartesiane).
(**).
·
Le equazioni determinate hanno valore locale o
globale?
c)
·
Giustificare,utilizzando la macchina, la
conservazione dell’allineamento, delle lunghezze e del parallelismo. (*)
·
Studiare il comportamento del pantografo nel caso
in cui entrambi i triangoli isosceli abbiano gli angoli al vertice in B (fig.
1), oppure nel caso in cui uno di essi abbia il vertice in A e l'altro in B
(fig. 2). (*)
|
|
fig. 1 |
fig. 2 |
a)
·
Descrivere il sistema: numero di aste che lo
compongono; caratteristiche del quadrilatero articolato; collocazione delle
cerniere e del perno (O) che lo vincola al piano; gradi di libertà di A, B, C, D, P, Q; individuazione della
posizione di P e Q (puntatore e tracciatore) sulle aste a cui appartengono.
·
Se il puntatore descrive un segmento, qual è la
figura descritta dal tracciatore?
·
Se il puntatore descrive un triangolo, qual è la
figura descritta dal tracciatore?
·
Confronta figura di partenza e figura tracciata:
che cosa osservi? Quando il puntatore percorre in un verso determinato il
contorno di una figura, il tracciatore percorre nello stesso verso il contorno
della figura corrispondente?
·
Esistono punti uniti? Rette unite? Rette luogo di
punti uniti? Altre figure unite?
·
Rappresentando le aste che compongono la macchina
mediante segmenti, si genera una figura geometrica che subisce deformazioni
quando puntatore e tracciatore si muovono: quali sono le proprietà di questa
figura invarianti durante il movimento?
·
Il rombo articolato può diventare un
antiparallelogramma?
·
Caratterizza la trasformazione realizzata (localmente)
dal sistema articolato (si chiama simmetria centrale).
Due figure corrispondenti in questa
trasformazione (considerate appartenenti a due piani diversi sovrapposti) si
possono sovrapporre punto per punto muovendo un piano rispetto all’altro? In
caso affermativo, qual è il movimento più semplice per realizzare lo scopo?
b)
·
Che forma hanno le regioni piane messe in
corrispondenza dalla macchina? ( si tenga conto dei vincoli fisici)
·
Quali parametri dello strumento determinano le
regioni corrispondenti dei piani sovrapposti?
·
E’ possibile sostituire al rombo un
parallelogramma articolato lasciando immutate le proprietà della trasformazione
realizzata dallo strumento?
·
Rappresentare in un unico sistema di riferimento
(cartesiano o polare, adagiato sul supporto comune ai due piani sovrapposti)
sia i punti del piano iniziale p, sia
quelli del piano trasformato p¢.
·
Scrivere le equazioni che consentono di calcolare
le coordinate dei punti di p¢ a partire da quelle dei punti di p.
·
La trasformazione realizzata da questo sistema
articolato si può caratterizzare come una particolare rotazione? Determinarne
ampiezza e centro.
c)
·
Giustificare, utilizzando la macchina, la
conservazione dell’allineamento, delle lunghezze, del parallelismo. (*)
·
Descrivere il sistema: numero di aste che lo
compongono; caratteristiche del quadrilatero articolato; posizione dei punti M
ed N, che scivolano entro la scanalatura rettilinea s, rispetto alla cerniera
B; gradi di libertà; individuazione della posizione di P e Q (puntatore e
tracciatore) sulle aste a cui appartengono.
·
Quale relazione esiste tra la retta s a cui
appartiene la scanalatura e quella che
congiunge puntatore e tracciatore?
·
Se il puntatore descrive un segmento, qual è la
figura descritta dal tracciatore?
·
Se il puntatore descrive un triangolo o un
quadrato, quali figure sono descritte dal tracciatore? Confronta le figure di
partenza e quelle corrispondenti tracciate dal biellismo: che cosa osservi?
·
Quando il puntatore percorre (in un verso
determinato) il contorno di una figura, il tracciatore percorre nello stesso
verso il contorno della figura corrispondente oppure no?
·
Esistono punti uniti? Rette unite? Rette luogo di
punti uniti? Altre figure unite?
·
Se rappresenti le aste che compongono la macchina
mediante segmenti, si genera una figura geometrica che subisce deformazioni
quando puntatore e tracciatore si muovono: quali sono le proprietà di questa
figura invarianti durante il movimento?
·
Giustifica mediante un ragionamento l’invarianza
delle proprietà elencate (dimostrazione). (*).
·
Caratterizza la trasformazione realizzata
(localmente) dal sistema articolato (si chiama stiramento di rapporto k e
asse s). Qual è il valore di k ?
·
Scambia fra loro puntatore e tracciatore (il
punto che era prima puntatore diventa tracciatore e viceversa) Come cambia il
rapporto k?
·
Il valore di k può essere un numero positivo? (*)
b)
·
Che forma hanno le regioni piane messe in
corrispondenza dalla macchina? (Si consiglia di far assumere al pantografo le
configurazioni “limite”; tenere conto dei vincoli fisici) (*)
·
Quali parametri dello strumento determinano le
regioni corrispondenti dei piani sovrapposti? Quali parametri individuano il
rapporto k?
·
Rappresentare in un unico sistema di riferimento
cartesiano (adagiato sul supporto comune ai due piani sovrapposti) sia i punti
del piano iniziale p, sia
quelli del piano trasformato p¢.
·
Scrivere le equazioni che consentono di calcolare
le coordinate (x’, y’) dei punti di p¢ a partire da quelle (x, y) dei punti di p.
·
Le equazioni determinate hanno valore locale o
globale?
c)
·
Giustificare, utilizzando la macchina, la
conservazione dell’allineamento e del parallelismo. (*)
Pantografo
di Scheiner
a)
·
Descrivere il sistema: numero di aste che lo
compongono; caratteristiche del quadrilatero ABCD (formato dalle cerniere) e
dei triangoli OAP e ODQ (P e Q rispettivamente puntatore e tracciatore, O perno
fissato al piano); gradi di libertà di A, B, C, D, P, Q.
·
Quali punti del sistema articolato rimangono
allineati con il perno fisso durante la deformazione del sistema?
·
Verificare ( e dimostrare) che il puntatore e il
tracciatore hanno dal perno fisso distanze il cui rapporto k è costante.
·
Se il puntatore descrive un segmento, qual è la
figura descritta dal tracciatore?
·
Se il puntatore descrive un triangolo, qual è la
figura descritta dal tracciatore? Confronta la figura di partenza e quella
tracciata dal sistema articolato: che cosa osservi?
·
Quando il puntatore percorre (in un verso
determinato) il contorno di una figura, il tracciatore percorre nello stesso
verso il contorno della figura corrispondente, oppure no?
·
Esistono punti uniti? Rette unite? Rette luogo di
punti uniti? Altre figure unite?
·
Se rappresenti le aste che compongono la macchina
mediante segmenti, si genera una figura geometrica che subisce deformazioni
quando puntatore e tracciatore si muovono: quali sono le proprietà di questa
figura invarianti durante il movimento?
·
Giustifica mediante un ragionamento l’invarianza
delle proprietà elencate (dimostrazione). (*)
·
Caratterizza la trasformazione realizzata
(localmente) dal sistema articolato (si chiama omotetia di rapporto k e
centro O). Qual è il valore di k ?
·
Scambia fra loro puntatore e tracciatore (il
punto che era prima puntatore diventa tracciatore e viceversa). Come cambia il
rapporto k?
·
Il valore di k può essere un numero negativo? (*)
b)
·
Che forma hanno le regioni piane messe in
corrispondenza dalla macchina? ( si consiglia di far assumere al pantografo le
configurazioni “limite” e di tener conto dei vincoli fisici. (*)
·
Quali parametri dello strumento determinano le
regioni corrispondenti dei piani sovrapposti? Quali parametri individuano il
rapporto k?
·
Rappresentare in un unico sistema di riferimento
(cartesiano o polare, adagiato sul supporto comune ai due piani sovrapposti)
sia i punti del piano iniziale p, sia
quelli del piano trasformato p¢.
·
Scrivere le equazioni che consentono di calcolare
le coordinate dei punti di p¢ a partire da quelle dei punti di p. (*).
·
Le equazioni determinate hanno valore locale o
globale?
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Le figure 1 e 2
rappresentano due diverse configurazioni dello strumento. Si passa dall’una
all’altra con un movimento continuo. In figura 2 le aste FG e AG sono state
prolungate fino ai punti H e K (rispettive intersezioni con i prolungamenti
dell’asta DC). Si confrontino queste figure con lo strumento reale,
contrassegnando perni e cerniere con le medesime lettere presenti nelle figure.
Misurando le lunghezze delle aste metalliche si verifichino le seguenti
proprietà:
ABCD è un
rombo
a. ABCD è un rombo
b.
AGCD è un deltoide
c.
GFEC è un deltoide: FE=EC, GC=GF
d.
AD:AG=GF:FE
e.
Valgono le seguenti uguaglianze fra gli angoli:
AGC=FEC, GAD=GFE, ADC=FGC.
Le
precedenti proprietà sono invarianti durante le deformazioni del sistema
articolato? I deltoidi ABCD e GFEC sono simili?
Sulla base
delle proprietà che avete verificato è possibile dimostrare il teorema: Il
triangolo AGF è isoscele e la sua base si mantiene sempre perpendicolare alla
retta AB (direzione prefissata perché A e B sono perni).
Traccia per la dimostrazione:
- I triangoli
FHE e GCK (fig.2) sono simili (perché? ricordare le proprietà dei deltoidi)
- Gli
angoli GHD ed AKC sono uguali?
- Le aste
AG e GF sono ugualmente inclinate rispetto alla retta AB (che ha direzione
prefissata)?
- La
parallela alla retta AB condotta per il punto G è bisettrice dell’angolo AGF?
Dalla
risposta a queste domande segue la tesi.
Individua
nella macchina le squadre AVK e VCK: quanti gradi di libertà hanno i punti
A,V,K,C? Quali sono i vincoli a cui è assoggettato il movimento delle due
squadre? Indica con x il segmento
variabile AC, con y il segmento variabile VC e
con p il segmento costante CK
. Scrivi la relazione tra x, y e p considerando il triangolo rettangolo AVK.
L’
equazione scritta esplicita un legame fra segmenti (lunghezze) variabili o tra
punti?
Per scrivere l’ equazioni si è scelto implicitamente un sistema di riferimento?
Qual è l'origine?
Qual è l'asse delle ascisse?
Qual è l'asse delle ordinate?
Sono (origine e assi) legati allo strumento generatore?
Sono legati alla traiettoria, e in che relazione si trovano con essa?
Gli strumenti analizzati descrivono tutta la curva o soltanto una parte?
Per la parte
di curva descritta con moto continuo è necessario fare ricorso a numeri
negativi?
Ellissografo ad
antiparallelogramma
(Nomenclatura: chiamiamo fuochi i due punti fissi; circonferenze direttrici quelle che hanno i fuochi come
centri.)
b)
Iperbolografo
ad antiparallelogramma
a)
(Nomenclatura: chiamiamo fuochi i due punti fissi; circonferenze direttrici quelle che hanno i fuochi come
centri.)
b)
c)
·
Quale è la configurazione
dell'antiparallelogramma in cui il punto P (che percorre l'iperbole) ha minima
distanza da uno dei due fuochi? Sapresti caratterizzare geometricamente - in
questa situazione- la posizione del punto P?
·
Riprendi in esame lo strumento;
sfila dai due perni che lo vincolano al piano il lato maggiore dell'antiparallelogramma
e infila in questi perni ( dopo aver ruotato lo strumento di un angolo
opportuno) i vertici dell'altro lato maggiore BA. L'arco “nuovo” è simmetrico
del precedente? Rispetto a quale retta? I “nuovi” punti soddisfano alle
medesime proprietà cui soddisfacevano gli altri? Perché?
·
Ritorna alla situazione in cui i
lati minori dell'antiparallelogramma sono paralleli. Rispondi per iscritto alle
seguenti domande: Dove si intersecano i lati maggiori dell'antiparallelogramma?
I segmenti OA, CB sono paralleli? I segmenti OB, BC sono perpendicolari?
Perché? La retta passante per il centro di simmetria e parallela ai lati minori
dell'antiparallelogramma può incontrare la curva? Perché? (Questa retta si
chiama asintoto dell'iperbole). C'è un altro asintoto? Considera (in questa
configurazione) le lunghezze dei segmenti OB, OC, CB. Da quale relazione sono
collegati?
Prima
parte
Oggetti del piano di terra
(costruzione dell’immagine prospettica di un punto del piano di terra)
5. Disegna rette
perpendicolari al vetro e verifica che le loro immagini prospettiche si
incontrano tutte nello stesso punto (Pp, punto principale). A quale altezza dal
piano di terra si trova questo punto? (*) la corrispondenza tra oggetto e
immagine conserva il parallelismo?
6. Traccia sul vetro
la retta parallela al piano di terra passante per il punto principale (linea
d’orizzonte). Verifica che rette del
piano di terra fra loro parallele hanno immagini che si incontrano in punti
della linea d’orizzonte. In particolare le rette inclinate di 45°(o 135°)
rispetto alla linea di terra hanno immagini che si incontrano in un punto
(della linea d’orizzonte) che ha dal Pp distanza uguale a quella del punto di
vista dal vetro. I due punti, simmetrici rispetto al Pp, sono detti punti di
distanza (D). per giustificare quanto osservato disegna sul piano orizzontale
la retta, inclinata di 45°, passante per il punto Vo proiezione orizzontale di
V, e considera il piano individuato da tale retta e dal punto di vista : questo
piano interseca il vetro secondo una retta che….
7. (**)Supponiamo
ora di ruotare il vetro intorno alla linea di terra fino a sovrapporlo al piano
di terra: sui due piani sovrapposti la linea di terra e la linea d’orizzonte
sono rette parallele la cui distanza è uguale all’altezza del punto di vista V,
il Pp è un punto della linea d’orizzonte, i punti di distanza , simmetrici
rispetto al Pp, hanno da esso distanza uguale a quella di V dal vetro. Dalla
conoscenza di questi elementi e utilizzando l’esplorazione precedente (in
particolare punti: 1,2, 4, 6,7), puoi suggerire una possibile costruzione con
riga e compasso dell’immagine prospettica di un punto P del piano di terra? (
conduci per P la retta perpendicolare alla linea di terra fino ad incontrarla,
e, sempre per P la retta inclinata di 45°….)
8. (**) Riprendi il
disegno del punto 3; da un punto della prima retta (quella coincidente con la
linea di terra) traccia una retta (d) inclinata di 45°, e, dai punti
intersezione di questa retta con le precedenti rette parallele manda le
perpendicolari alla linea di terra; in tal modo ottieni il disegno di una
scacchiera a maglie quadrate. Sul vetro disegna le immagini prospettiche della
retta d e delle rette perpendicolari alla linea di terra. Guardando
dall’oculare che cosa osservi? (se il disegno è stato realizzato con precisione
dovresti vedere le rette parallele alla linea di terra passare per i punti di
intersezione delle immagini disegnate). Questa osservazione ti suggerisce un
modo per costruire la prospettiva di un
fascio di rette parallele alla linea di terra e fra loro equidistanti? (rette di profondità)
Seconda
parte:
oggetti di un piano parallelo al
piano di terra (costruzione
dell’immagine prospettica di un punto generico).
1. Utilizzando il
bastoncino (con base d’appoggio) in dotazione al modello disegnane le immagini
prospettiche in corrispondenza di alcune sue posizioni e rispondi alle seguenti
domande: a) Quali sono le immagini prospettiche delle rette perpendicolari al
piano di terra? b) La lunghezza dell’immagine del bastoncino è sempre la
stessa? c) Da che cosa essa dipende? Sposta ora la base del bastoncino lungo
una retta; le immagini prospettiche della estremità superiore sono allineate?
2. Riprendi i
disegni utilizzati nella prima parte e appoggiali su un piano parallelo al
piano di terra. Ripeti le esplorazione eseguite nella prima parte: quali
proprietà restano immutate? Quali sono modificate?
3. Essendo
arbitraria l’altezza del piano utilizzato, sono vere le seguenti affermazioni?
a) Tutte le rette di
un piano orizzontale (ad esclusione di quelle parallele al vetro) intersecano
le rispettive immagini prospettiche nei punti di una retta parallela alla linea
di terra avente da essa distanza uguale all’altezza del piano rispetto al piano
di terra
b) Tutte le rette
perpendicolari al vetro hanno immagini concorrenti nel Pp
c) Tutte le rette
orizzontali fra loro parallele hanno immagini concorrenti in un punto della
linea d’orizzonte, in particolare quelle inclinate di 45° o 135° rispetto al vetro
hanno immagini concorrenti nei punti di distanza
d) (**) La
costruzione suggerita al punto 7 può essere applicata ad un qualsiasi punto
dello spazio dietro al vetro purché alla linea di terra venga sostituita una
retta ad essa parallela e avente da essa distanza uguale all’altezza del punto
rispetto al piano di terra
Terza parte
oggetti
giacenti su un piano qualsiasi passante per la linea di terra (approfondimento)
Accosta al vetro un piano passante per la
linea di terra e inclinato rispetto al piano di terra; ripeti l’esplorazione
precedente e rispondi alle seguenti domande:
1. Le rette del
piano fra loro parallele hanno immagini concorrenti in un punto?
2. Questo punto
appartiene alla linea d’orizzonte?
3. Disegna le
immagini di tre coppie di rette parallele: i punti in cui esse concorrono sono
allineati?
4. Le rette del
piano perpendicolari alla linea di terra hanno immagini concorrenti in un
punto? Questo punto coincide con il Pp precedente?
5. L’altezza da
terra di questo punto è legata alla inclinazione del piano?
Costruisci due immagini prospettiche di
un oggetto utilizzando le griglie disegnate sui piani di trasporto. Verifica
che il rapporto fra le dimensioni delle immagini è uguale a quello fra i lati
delle quadrettature.
Per
utilizzare lo sportello occorrono almeno 4 operatori: il primo deve
tenere fermo l’oggetto e tendere il filo (raggio visuale) tra il punto di vista
e i punti dell’oggetto, il secondo deve tenere immobile il traliccio che
sostiene lo sportello, il terzo deve spostare i fili agganciati alla cornice
del quadro in modo che risultino tangenti al raggio visuale senza spostarlo. Il
quarto operatore deve chiudere lo sportello e segnare il punto di intersezione
dei fili agganciati alla cornice.