INTRODUZIONE
Tra
macchine, meccanica e matematica esiste da sempre uno stretto rapporto.
Macchine
e geometria
Gli strumenti ammessi nella geometria di Euclide sono stati la riga e il compasso, con una fondamentale
differenza fra loro: nel compasso il tracciatore è pilotato da un meccanismo
(sistema articolato.) che incorpora la
proprietà caratteristica della curva da generare(tutti i punti hanno la
stessa distanza da un punto fisso), mentre nella riga la retta viene
tracciata come bordo esterno
di una lastra in materiale rigido , nel qual caso l’allineamento dei
punti è giustificato solo dalla “buona” costruzione della riga.
Il problema di costruire una guida rettilinea, cioè
un meccanismo (privo di parti striscianti) che costringa un punto a muoversi
lungo una traiettoria rettilinea, presenta notevoli difficoltà e ha impegnato
ingegneri e matematici a partire dagli ultimi anni del XVIII secolo.
Gli ingegneri avevano il problema di guidare il moto rettilineo
alternato dell’asta del pistone in una macchina a vapore: accettavano quindi
anche soluzioni approssimate; i matematici cercavano invece soluzioni
esatte: benché alcuni fossero convinti della loro inesistenza, esse
furono trovate nella seconda metà del XIX secolo.
Ripercorriamo la
storia
Nella
geometria greca le uniche costruzioni accettabili erano quelle eseguite con
riga e compasso.
Le
soluzioni di alcuni problemi geometrici ottenute per via meccanica non
rientravano nei canoni di razionalità riconosciuti dalla scienza geometrica
dell’epoca. Per Platone “..i meccanici corrompevano e avvelenavano ciò che vi
era di eccellente nella geometria, facendola scendere da oggetti intellettivi e
incorporei a quelli sensibili e materiali, facendo uso della materia corporea,
con la quale è necessario molto vilmente e bassamente impiegare l’uso delle
mani, allora .. la meccanica viene ad essere separata dalla geometria”. Ma
“l’arte di inventare, di approntare strumenti e dispositivi che si chiama meccanica
o organica …fu messa in evidenza da Archita e da Eudosso. in parte
per sostenere e fortificare con esempi di strumenti materiali e sensibili
alcune proposizioni geometriche di cui non è possibile trovare le dimostrazioni
concettuali” (Plutarco) (strumenti mesolabio,
concoide, compasso perfetto)
Si
fa strada nel Quattrocento con le produzioni degli artisti, degli architetti,
degli ingegneri una nuova considerazione del lavoro e della funzione del sapere
tecnico, e la difesa delle arti meccaniche dando inizio al passaggio dalla
cultura medievale a quella rinascimentale.
In particolare questo è dovuto alla nascita della “perspectiva
artificialis”.
I
prospettografi esemplificano assai bene l’integrazione tra geometria, ottica,
strumentazione esatta, l’accordo tra ragionamenti astratti e abilità pratica,
caratteristiche importanti della rivoluzione scientifica. (strumenti: prospettografi del Dürer, di
Schiener e del Barozzi).
Un altro esempio importante della rinnovata
considerazione delle arti meccaniche sono le macchine di “invenzion piana”:
strumenti per tracciare curve che ne incorporano e materializzano le proprietà (strumenti:
parabolografo del Cavalieri, ellissografi di Leonardo e di Proclo)
Cartesio non aveva alcuna diffidenza per le
arti meccaniche. Con Cartesio le curve
tracciate con moto continuo da meccanismi di vario tipo, sono accettate e usate
nel discorso teorico, purché soddisfino ad alcune condizioni: le curve devono
essere generate mediante movimenti concatenati in modo che i seguenti sono interamente
determinati dai precedenti e in ogni istante si ha una conoscenza esatta dei
loro rapporti. L’interesse e la fecondità dei meccanismi descritti da Cartesio
non sta tanto nella costruzione meccanica come tale, ma nell’idea intellettuale
che ad essa presiede, un principio di “ordine”(strumenti: iperbolografo,
trisettore, macchina per le lenti)
J.Watt nel 1784 ideò un meccanismo che
consentiva di tracciare un tratto rettilineo (guida rettilinea approssimata) ma
solo nel 1864 Peaucellier diede al problema una soluzione esatta con il suo
inversore. (strumenti: guide rettilinee di Watt, di Roberts e di
Peaucellier),
La ricerca di guide rettilinee diede impulso
allo studio dei sistemi articolati (sistemi costituiti da barre o parti rigide
imperniate tra loro) da un lato per le loro applicazioni nella meccanica e
dall’altro per la ricchezza e complessità della geometria in essi contenuta. I
pantografi, costituiti da sistemi articolati o da biellismi piani vengono
studiati come tracciatori di curve: “La linea percorsa da un punto qualsiasi
guidato da una combinazione di parti articolate è necessariamente una curva
algebrica. Reciprocamente tutte le curve algebriche possono essere generate da
un sistema articolato convenientemente scelto.” (teorema di Kempe); ma hanno
anche importanza come strumenti per realizzare trasformazioni geometriche,
capitolo della geometria ottocentesca, sul quale Felix Klein proporrà una
fondamentale sistemazione della geometria. (strumenti: ellissografo ad
antiparallelogramma, pantografi per simmetria assiale, dilatazione,
traslazione)
L’ultimo strumento esposto (sezioni del
toro) collega la geometria greca alla geometria delle trasformazioni: le
sezioni del toro, studiate per primo da Perseo nel II sec. a.c. vengono tracciate nel piano (in un caso
particolare), da un biellismo che realizza una trasformazione geometrica non
lineare.